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Rolleiflex è stata una delle fotocamere che hanno rivoluzionato la Fotografia, al pari di Leica, Nikon, Hasselblad, giusto per citare solo alcuni marchi.

Nata da un’idea di  Franke & Heidecke è stata concepita nel 1928 e ha prodotto soprattutto fotocamere medio formato biottiche.

Robustissima, per certi versi spartana – le ottiche non sono mai state intercambiabili – attualmente Rolleiflex è tra le macchine più ricercate a chi si dedica alla fotografia a pellicola, soprattutto in bianco e nero.

 

 

 

Rolleiflex è stata anche famosa per una notevole e articolata serie di accessori, a cominciare dai filtri, per passare alle lenti addizionali, ai paraluce, i flash, gli attacchi rapidi per treppiedi e le teste panoramiche, giusto per citarne alcuni.

La cura con cui sono state prodotte tanto le fotocamere che gli accessori è proverbiale, così come   i vari tipi di astucci che venivano forniti con i singoli accessori sia per la custodia che per il trasporto.

 

 

Ancora oggi è possibile reperire sul mercato dell’usato tanto le fotocamere che gli accessori, ma non sempre anche gli astucci per il trasporto, o spesso gli astucci, usati per decenni, non sono in buone condizioni, visto che erano prodotti in cuoio e per la maggior parte dei casi cuciti, cosa che rende il prodotto “fragile” dopo decenni d’uso: in alcuni casi gli astucci sono scuciti e difficili da riparare, in altri sono molto consumati, in altri casi è disponibile l’accessorio, per esempio un filtro, ma non l’astuccio originale.

Vediamo qui di seguito alcuni degli accessori principali di Rolleiflex e relativi astucci originali. 

Cominciamo dai paraluce, sia rigidi, in metallo, che collassabili, in gomma: oltre ad evitare che la lenta frontale dell’obiettivo venga colpita da raggi di luce parassita togliendo qualità all’immagine, proteggono al contempo la lente frontale da urti o dalle dita stesse del fotografo; il paraluce è indispensabile tanto se si scatta su pellicola a colori che bianco e nero e anche se si scatta in digitale, anche se non è il caso di Rolleiflex.

A seguire ecco i filtri: Rolleiflex ha prodotti filtri di protezione per la lente frontale, di nuovo indispensabili sia a chi scatta a colori che in bianco e nero, polarizzatori, utili in entrambi e casi, filtri di conversione e compensazione, per la fotografia a colori, filtri flou, per ammorbidire i volti nei ritratti, filtri per la fotografia in bianco e nero, come il giallo, l’arancio, il rosso e il verde, giusto per citarne solo alcuni. Filtri indispensabili per ottenere negativi perfetti e a seguire stampe perfette.

Poichè Rolleiflex non permette il cambio dell’obiettivo, sono state prodotte delle lenti addizionali, con tre differenti livelli di potenza diottrica, per poter fotografare a distanza ravvicinata, formati dal filtro vero e proprio e da un secondo componente che montato sull’ottica da visione permette di inquadrare esattamente la scena o il particolare che verrà poi impressionato sulla pellicola, sono i Rolleinar, molto ambiti e disponibili, come anche i filtri di cui abbiamo appena parlato, sia per le Rolleiflex Gruppo III che Gruppo II e Gruppo I.

Rolleiflex, come sopra scritto, ha prodotto anche attacchi rapidi, teste panoramiche, impugnature a pistola e flash; tranne i flash, venduti con un contenitore in morbida plastica, gli attacchi rapidi e le teste panoramiche non prevedevano astucci.

Questo genere di accessori, oltre a essere molto delicati ( filtri, lenti addizionali ) sono anche di dimensioni ridotte e necessitano oltre che di una adeguata protezione anche di un astuccio da trasporto proprio per evitare di perderli, nel fondo di una borsa fotografica piuttosto che cadendo dalla tasca di un giubbotto. Nuovamente, è da ribadire che questi sono tutti accessori indispensabile per ottenere il meglio dalla propria Rolleiflex, ovvero negativi perfetti, oltre a sfruttare appieno la qualità degli obiettivi Zeiss e non solo montati sulle Rolleiflex. Come già accennato, fotografare in bianco e nero senza gli idonei filtri significa sfruttare le potenzialità della pellicola di meno del 50%. Recuperarne la mancanza in ripresa in fase di stampa è molto difficile, a volte impossibile. Avere con sè questo accessori, quindi, oltre a permettere di ottenere scatti eccezionali, migliora sensibilmente la qualità delle stampe, siano esse bianco e nero o colore.

L’accessorio Koece: permette di custodire due lenti addizionali Rolleinar, un paraluce rigido e cinque filtri. Il modello qui raffigurato oltre a essere molto usurato ha la patelletta di chiusura irrimediabilmente strappata.

CESIX: uno degli astucci più belli di Rolleiflex: contiene 6 filtri di compensazione colore alloggiati in due slot, uno per i filtri di compensazione azzurri ( tungsten-daylight ) e l’atro ambra ( daylight-tungsten ). La disposizione è realizzata in modo che se anche l’astuccio dovesse cadere sul cemento i filtri ne  uscirebbero indenni ( senza uscire dall’astuccio… ). Rolleiflex produceva 8 filtri tra conversione e compensazione colore; potevano essere acquistati separatamente o corredati dell’astuccio CESIX ( in questo caso i filtri forniti erano 6 )

Ecco l’astuccio in grado di contenere un singolo filtro. L’astuccio era venduto separatamente rispetto al filtro che era proposto nella sua confezione circolare in plexiglass con box in cartone.

Due tabelle originali Rolleiflex da usare come guida per i filtri bianco e nero; sono indicati anche i livelli di assorbimento di ciascun filtro in EV.

I principali filtri per il bianco e nero di Rolleiflex. Non facilmente reperibili, si articolano dal giallo chiaro fino al Infrarot. Il migliore, per scurire cieli sereni con o senza nuvole è l’Orange; per non perdere troppa luminosità, anche se con un risultato meno drammatico, può essere utilizzato anche il giallo medio.

Due differenti esemplari di filtri UV, oltre a un esemplare di filtro Rolleisoft e Rolleipol. Il filtro U.V. non ha un grande impatto, soprattutto nella fotografia in bianco e nero; rimane un filtro valente per proteggere la lente frontale dell’obiettivo da presa.

Il filtro Rolleipol presenta una scala graduata e un punto di repere rosso. Si monta innzitutto sull’obiettivo da visione e lo si ruota traguardando nel pozzetto fino a trovare la corretta polarizzazione, poi lo si monta sull’obiettivo da presa, senza più ruotarlo e in modo che il punto di repere, come nel montaggio sulla lente da visione, sia posizionato in alto sulla lente da presa; a questo punto è possibile scattare.

Un filtro molto particolare è l’Infrarot: assorbe tutta la radiazione del visibile e fa passare le lunghezze d’onde dai 750 fino ai 1000nm. Si utilizza con le pellicole infrarosso. E’ piuttosto raro e attualmente può venir impiegato con pochissime emulsioni infrarosso disponibili sul mercato, come la pellicola Rollei Infrared 400. Nelle immagini qui riportate si nota come risulta completamente nero se posto tra la fotocamera e un’immagine visibile, mentre se posizionato tra la fotocamera e il sole, ne permette la visione, ma della sola radiazione infrarossa emessa dal sole stesso. Qui è confrontato con il filtro Rolleiflex Rosso 25A che inizia già a tagliare parte della radiazione del visibile e può già essere impiegato con alcune pellicole iperpancromatiche, come la Rollei Retro 400S.

Il filtro Rolleisoft è disponibile in due differenti intensità, il Rolleisoft 0 e il Rolleisoft 1. E’ utile soprattutto nei ritratti: ammorbidisce l’immagine senza togliere definizione; in alcune situazioni di forte contrasto tra zone molto luminose e più scure dell’immagine può produrre un piacevole effetto halo. Può essere montato insieme ad un altro filtro, presenta infatti una doppia baionetta, sia inferiore per alloggiarlo sull’ottica da presa che superiore, per essere accoppiato con un altro filtro. A differenza di altri filtri diffusori, la cui superficie viene “mordenzata” chimicamente creando una progressiva sensazione di appannamento diffuso dell’immagine, a discapito della mitidezza, i Softfocus di Rolleiflex presentano una serie di anelli concentrici sulla superficie esterna del filtro, in grado appunto di ammorbidire l’immagine senza togliere nitidezza; per un effetto più marcato possono essere montati assieme; il risultato finale può essere modulato tenendo il diaframma completamente aperto per ottenere la massima morbidezza e ridurla chiudendo man mano il diaframma.

i filtri venivano venduti in una custodia in plexiglas: l’astuccio era opzionale; le lenti addizionali Rolleinar, al contrario, venivano vendute con l’astuccio di serie.

Le lenti addizionali Rolleinar sono disponibili con tre differenti diottrie: 1, 2 e 3. man mano che salgono le diottrie aumenta il potere di ingrandimento. Ogni gruppo Rolleinar è composto da una lente da inserire davanti all’ottica da presa che permette di vedere direttamente l’area inquadrata e l’ingrandimento, correggendo anche la parallasse; la seconda lente si inserisce davanti all’ottica da presa. Pur essendo delle “semplici” lenti addizionali, la qualità delle foto ottenute è eccellente. 

Le Rolleinar sono progettate, oltre che per essere utilizzate in serie, anche per essere utilizzate in accoppiata con uno dei tanti filtri Rolleiflex, siano essi quelli per la fotografia in bianco e nero che a colori. Contemporaneamente, può anche essere utilizzato il paraluce, che si innesta, sempre con il sistema a baionetta, alla base dell’ottica da presa.

Le lenti addizionali Rolleinar possono essere utilizzate singolarmente o montate in serie per aumentare il potere di ingrandimento; se montate in serie è necessario studiare le apposite tabelle per stimare l’area inquadrata e la corretta distanza di fuoco.

Il paraluce rigido con relativo custodia, e il paraluce in gomma collassabile. Il primo funge anche da ottima protezione per la lente frontale; quello collassabile può essere lasciato sull’ottica e richiuso quando non utilizzato permettendo di richiudere il frontale della custodia in pelle della fotocamera.

L’attacco rapido per treppiedi: permette di ancorare solidamente la Rolleiflex alla testa del treppiedi e al contempo di sganciarla in un istante. E’ sempre buona norma, quando si lavora su treppiedi e ci si deve spostare tra uno scatto e l’altro, sganciare la fotocamera dalla testa del treppiedi onde evitare di metterla in condizioni critiche durante il trasporto del treppiedi, soprattutto se le gambe sono completamente estesa e rischiano quindi di impigliarsi.

La testa panoramica. Dotata di livella a bolla,consente di eseguire sequenze di immagini che una volta stampate permettono di ottenere fotografie panoramiche con differenti angoli di campo, a seconda del numero di foto che si scattano, fino ad arrivare a un angolo di campo di 360 gradi.

Il modello raffigurato nel disegno è antecendente a quello della fotografia.

L’impugnatura rapida ( Pistol Grip ). Dotata di cinghia in cuoio ad armapolso, attacco rapido e scatto a distanza, permette di impugnare la Rolleiflex molto saldamento e attivare lo scatto premendo il grilletto sul lato della pistola.

Il pentaprisma Rolleiflex: un gioiello di ottica che raddrizza i lati dell’immagine per una visione reale e ingrandisce l’immagine visualizzata sullo schermo di messa a fuoco: si sostituisce al mirino a pozzetto in dotazione in un istante. Altrettanto pregevole la sua custodia, in cuoio molto rigido e con dimensioni interne tali per cui il pentaprisma non tocca la custodia, così da preservarsi meglio da eventuali urti.

Il Rolleikin: è il kit per utilizzare la pellicola 35mm nella Rolleiflex; il montaggio, reversibile, è piuttosto complesso, veniva utilizzato soprattutto dai professionisti che volevano utilizzare la Rolleiflex per realizzare fototessere, risparmiando in pellicola.

Il Rolleimeter, indubbiamente uno degli accessori più complessi e sofisticati di Rolleiflex: permette, traguardando dal pozzetto impostato a mirino sportivo, di focheggiare attraverso un sistema telemetrico, con una grandissima precisione di fuoco. Il montaggio non è complesso come per l’accessorio Rolleikin, ma indubbiamente macchinoso.

La cinghia a tracolla originale Rolleiflex, dotata di due particolarissimi agganci a coda di rondine che permettono di montare la cinghia sia alla borsa pronto che alla fotocamera stessa in un istante, e in un istante sganciarla. Calcolando il peso di una Rolleiflex e l’estrema semplicità di sgancio della cinghia non pare vero che non si stacchi involontariamente, eppure non succede mai; è forse una dei sistemi di aggancio cinghia più rapidi e intelligenti nella storia della fotografia. La maggior parte degli astucci concepiti da Rolleiflex avevano sulla parte posteriore un passante per assicurare i medesimi alla cinghia. Macchina a tracolla, accessori a tracolla, nessuna borsa !

Rolleiflex Extension Hood: si tratta certamente di uno degli accessori più “originali” e probabilmente meno venduti nella storia di Rolleiflex. E’ una sorta di gigantesco paraluce in cuoio ripiegabile che viene inserito al posto del mirino a pozzetto per avere una visione dello schermo di messa a fuoco senza il fastidio della luce o di raggi di luce che possono colpire l’occhio del fotografo durante la focheggiatura; all’interno sono alloggiate due lenti con potere di ingrandimento 2x collassabili per avere una visione chiara e binoculare dello schermo di messa a fuoco. Personalmente mi ricordano i sacchi di iuta con una manciata di fieno che venivano appesi al muso dei cavalli impastoiati alle carrozzelle. E l’immagine di chi lo utilizza non è molto diversa….

Rolleiflash: si tratta di uno dei modelli più recenti: funziona con lampade one shot, la sua particolarità è data dal fatto che si inserisce direttamente sulla lente da visione utilizzando la baionetta per l’attacco dei filtri. Stranamente la custodia è in plastica.

La borsa pronto di Rolleiflex è un vero e proprio capolavoro di pelletteria e selleria: per estrarre la fotocamera bisogna quasi “ lussare” la custodia. Dispone di una protezione laterale in cuoio amovibile per proteggere la ghiera della messa a fuoco. 

Il frontale della borsa può essere rimosso. Inserendo la custodia si fa passare nell’apposito foro la leva di carica così da poterla utilizzare con la custodia inserita.

Quando la fotocamera è inserita nella borsa, la leva di trasporto è posizionata esternamente alla borsa per il trasporto della pellicola e il riarmo dell’otturatore; è possibile leggere il contascatti: la custodia perfetta.

Sono molti i possessori di Rolleiflex e relativi accessori che dispongono degli astucci originali, a volte in ottime condizioni, a volte molto usati, o mezzi scuciti. Ma il Bussetto, oltre a proporre astucci simili a quelli che vennero progettati in origine, propone anche alcuni astucci inediti, dove è possibile assortire il proprio corredo di accessori declinandolo in base alle necessità dello shooting che si ha in mente di intraprendere.

Fotografia significa anche metodo, ordine e pulizia. Gli astucci sono la strada perfetta per avere sempre con sè i giusti accessori di ripresa, custoditi perfettamente e al sicuro da unto e sporco.

A risolvere il problema degli astucci per Rolleiflex, quando non disponibili – senza contare alcuni astucci dal design e dalla funzionalità innovativa –  ci ha pensato una pelletteria italiana, il Bussetto, che ha disegnato e prodotto una serie di astucci dedicati agli accessori Rolleiflex. Attualmente gli astucci disponibili sono sei, ma la gamma verrà certamente ampliata nei prossimi mesi.

Gli astucci in questione sono disegnati in modo da ospitare sia gli accessori del Gruppo III che del Gruppo II, che distinguono due classi di fotocamere Rolleiflex, le prime con un attacco obiettivo di diametro maggiore rispetto al secondo. Gli astucci de il Bussetto hanno chiusura completamente innovative rispetto agli astucci originali: dispongono di una chiusura a magnete molto più facile da chiudere ed aprire rispetto agli originali, che utilizzavano o fibbie da fermare in un passante o cerniere a lampo, o ancora degli automatici. Il cuoio è italiano tinto con un antico procedimento vegetale. La fabbricazione è completamente artigianale e per diversi astucci prevede l’uso di sbozzi di legno che lavorando il cuoio usando il vapore e l’acqua calda danno allo stesso la forma desiderata facendolo temporaneamente aderire allo sbozzo. La maggior parte degli astucci è completamente privo di cuciture e questo assicura loro una resistenza nel tempo davvero notevole.

Il diametro esterno dei filtri Rolleiflex Gruppo III è di 46mm; questo significa che negli astucci progettati da Il Bussetto trovano posto anche filtri del medesimo diametro ma anche per altre fotocamere, come Leica

Un esempio di filtri per Leica passo 39: hanno un diametro decisamente più ridotto rispetto ai filtri Gruppo III di Rolleiflex, di conseguenza buona parte degli astucci de Il Bussetto sono compatibili anche con la maggior parte dei diametri dei filtri per Leica.

Il paraluce in gomma collassabile ha un diametro di 66 mm; questo significa che nel portaparaluce in gomma de Il Bussetto, che vedremo più avanti, può trovare posto anche un filtro per altre fotocamere di dimensioni piuttosto generose, come alcun filtri per Hasselblad.

Sulla base di questa pletora di accessori il Bussetto ha progettato ad oggi cinque astucci, più un sesto che serve per il trasporto delle pellicole, sia da esporre che soprattutto per quelle esposte. Alcuni astucci erano prodotti, anche se con altro design, da Rolleiflex, altri sono completamente innovativi e inediti. Vediamo i vari prodotti:

23-001: Astuccio grande: è forse uno degli accessori più intelligenti, perchè neppure Rolleiflex l’aveva prodotto con questa tipologia di alloggiamento di accessori e si tratta di un astuccio che veniva venduto separatamente dagli accessori, perchè permetteva di portare in sicurezza differenti accessori. Questo astuccio è in grado di contenere, perfettamente protetti e separati tra loro, 3 filtri e 2 lenti addizionali Rolleinar, o 3 filtri, 1 lente addizionale Rolleinar e 1 paraluce in metallo. E’ la suite di accessori che tutti i possessori di Rolleiflex dovrebbero avere sempre con sè. L’interno è rifinito in morbido velluto nero per proteggere al meglio le parti esterne sia dei filtri che delle lenti addizionali. E’ compatibile sia con filtri, lenti addizionali e paraluce del Gruppo III che del Gruppo II.

23-002: Astuccio per 3 filtri e 1 lente addizionale Rolleinar: Astuccio medio, atto a contenere 3 filtri, ciascuno separato dall’altro e 1 lente addizionale Rolleinar o un paraluce rigido; più compatto del modello precedente oltre a non consentire di avere a disposizione 2 lenti addizionali, necessita di una scelta tra avere 1 lente addizionale o il paraluce. La cosa è ovviabile temendo sempre il paraluce montato sull’obiettivo da presa. Compatibile sia con il Gruppo III che con il Gruppo II

23-002: Astuccio per 3 filtri e 1 lente addizionale Rolleinar: Astuccio medio, atto a contenere 3 filtri, ciascuno separato dall’altro e 1 lente addizionale Rolleinar  Compatibile sia con il Gruppo III che con il Gruppo II.

23-003: Astuccio portafiltri per 3 filtri: praticissimo, sta tranquillamente in tasca, permette di avere  3 filtri a disposizione, ciascuno separato dagli altri. Compatibile sia con il Gruppo III che con il Gruppo II. Può essere utile anche a chi a bisogno di avere a disposizione più di 3 filtri: può munirisi dell’astuccio 23-001 o 23-002 e aggiungere questo astuccio così da avere sempre disponibili 6 filtri. Questo astuccio è adatto a custodire anche 3 filtri con attacco filettato fino a un certo diametro, quindi non un filtro originale Rolleiflex, ma per esempio Leica, o B+W o altra marca. I filtri devono avere un diametro esterno non superiore ai 46mm.

01-010: Astuccio Portafiltro: Costruito con lo stesso expertise del famoso Tacco porta monete della Bussetto, questo astuccio ospita 1 singolo filtro sia del Gruppo III che del Gruppo II. Può essere accoppiato agli astucci  23-001 e 23-002 per un quarto filtro o da avere sempre in tasca pronto a disposizione o essere utilizzato singolarmente per chi ha necessità di avere con sè un solo filtro; a differenza degli astucci precedenti qui la chiusura non è a magnete ma a libro; il prodotto è realizzato talmente bene che l’astuccio, una volta chiuso, si apre solo tirando l’apposita linguetta. E’ compatibile sia con i filtri del Gruppo III che del Gruppo II. Questo astuccio è adatto a custodire anche un filtro con attacco filettato fino a un certo diametro, quindi non un filtro originale Rolleiflex, ma per esempio Leica, o B+W o altra marca.I filtri devono avere un diametro esterno non superiore ai 46mm.

03-006: Astuccio per paraluce in gomma: questo astuccio è studiato per proteggere il paraluce in gomma collassabile di Rolleiflex ed è compatibile sia con il Gruppo III che con il Gruppo II. Di nuovo può essere usato singolarmente per il solo trasporto del paraluce o in accoppiata con l’astuccio 01-010 per avere con sè anche un filtro o con il 23-003 per avere a disposizione anche 3 filtri, o ancora con gli astucci più grandi, il 23-001 o il 23-002 per avere a disposizione oltre al paraluce in gomma, anche 3 filtri e una o due lenti addizionali Rolleinar. In questo astuccio trova anche comodamente posto uno scatto a distanza purchè di lunghezza non superiore ai 20 centimetri. Questo astuccio come il precedente,  può essere utilizzato anche per custodire un filtro con attacco filettato fino a una certa dimensione, quindi non un filtro originale Rolleiflex, ma per esempio Leica, o B+W. I filtri devono vere un diametro esterno non superiore ai 62mm.

04-026: astuccio per 3 pellicole 120. Questo astuccio è una novità assoluta, non solo non era prodotto da Rolleiflex, ma da nessun produttore di fotocamere medio formato: può contenere fino a 3 rulli di pellicola 120, sia ancora avvolti nella loro confezione sigillata – ma senza la scatola di cartone – che esposti e pronti per essere sviluppati. E’ molto importante che le pellicole 120, una volta esposte, vengano mantenute per sicurezza al buio, e questo è proprio l’accessorio indispensabile che mancava, non solo ai possessori di fotocamere Rolleiflex ma a chi possiede una qualunque fotocamera medio formato.

Conclusioni.

Ad oggi il Bussetto – www.ilbussetto.it –  propone 5 astucci per accessori Rolleiflex – e non solo –  e una astuccio per custodire 3 pellicole 120; La scelta dei vari astucci è frutto di uno studio che ha necessitato di mesi di lavoro, di prototipi e di scelte su questa o su quest’altra dimensione. Come già anticipato, a questa prima serie di astucci ne verranno aggiunti altri, anche per accessori di altre marche vintage – o meno – celeberrime.

Per ora, i signori possessori di una splendida Rolleiflex sono.. splendidamente accontentati!

Gerardo Bonomo

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