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Nikon FM o Nikon FM2 ?

Indubbiamente tra le reflex manual focus più diffuse di Nikon, qui ho voluto esaminare le differenze a vantaggio e a svantaggio di entrambi i corpi macchina.

Buona lettura e buona visione !

 

 

 

Nikon FM2: la barriera del millesimo di secondo è superata

La Nikon FM2, prodotta dal 1982 al 2001, per ben 19 anni – uno dei modelli più longevi di casa Nikon, è una fotocamera manual focus che non solo ha incontrato grandi consensi di pubblico durante il suo ventennio di produzione, ma è ancora oggi una delle fotocamere Nikon manual focus più ambite. Erede della Nikon FM, prodotta per soli 5 anni dal 1977 al 1981, si distingue inannzitutto dal modello precedente per il fatto che il tempo di scatto più veloce passa da 1/1000 di secondo della FM a 1/4000 di secondo della FM2. In quel periodo c’era una vera e propria corsa al tempo di scatto sempre più veloce, corsa più scientifica e da primato che pratica, visto che le pellicola non superavano i 3600 ISO e non era ancora in voga la “caccia” alle immagini con effetto “bokeh” che avrebbero potuto giustificare tempi di scatto sempre più veloci.

 

La Nikon FM in dettaglio

la Nikon FM è una fotocamera completamente meccanica, la batteria alimenta esclusivamente l’esposimetro; i tempi di scatto vanno da 1 secondo fino a 1/1000 di secondo + la posa B. con sincro X a 1/125 di secondo. La sensibilità dell’esposimetro è impostabile da 12 fino a 3200 ISO, che ogi potrebbero far sorridere, vista la sensibilità a cui possono essere spinti i sensori dell’ultima generazione, ma all’epoca, e ancora oggi, era ed è perfettamente adeguata alla sensibilità di ogni genere di pellicole, anche quelle “tirate” che quasi mai superano i 3200 ISO.

Semplice ed essenziale

Sulla calotta, oltre alla ghiera dei tempi e al sistema di regolazione dell’esposimetro, è presente il sistema per le doppie esposizioni intenzionali. La slitta a contatto caldo per il flash non è TTL. La leva di riarmo, una volta ripiegata il posizione di riposo, funge da interruttore del sistema esposimetrico

 

La Nikon FM2

La prima e certamente la differenza fondamentale rispetto alla Nikon FM sta proprio nella ghiera dei tempi che supera 1/1000 di secondo della Nikon FM per arrivare a 1/4000 di secondo. Il sistema per la doppia esposizione intenzionale viene modificato con una levetta annegata sotto la leva di carica. Anche la FM2 ha un sistema flash non TTL ma nel mirino è presente una spia di pronto flash.

 

 

 

Centinaia di pezzi

L’esploso della Nikon FM2 con l’inquietante numero di pezzi che la compongono.

 

 

 

L’alimentazione

L’alimentazione è comune a entrambe le fotocamere: due batterie da 1,5V o una batteria da 3V, entrambi i tipi di batterie sono ancora in produzione, grande vantaggio non comune a tutte le fotocamere manual focus oggi sul mercato e a diversi esposimetri esterni. Come già riferito, le batterie provvedono ad alimentare esclusivamente l’esposimetro, e questo è un plus impareggiabile perchè consente a entrambe le fotocamere di scattare su tutti i tempi di scatto anch a batterie completamente scariche,

Il confronto

Qui si evidenzia il confronto tra le due ghiere dei tempi, a sinistra quella della Nikon FM, a destra quella della Nikon FM2. Il sincro flash passa da 1/125 sulla Nikon Fm a 1/200 sulla Nikon FM2 e a 1/250 sul modello successivo, la Nikon FM2n

Il fondello

Il fondello è comune a entrambe le fotocamere: le frecce evidenziano l’attacco per il motore opzionale – sono disponibili più modelli di motori opzionali. Alimentato da 8 batterie stilo, il motore provvede anche ad alimentare l’esposimetro, oltre che far avanzare la pellicola e riarmare l’otturatore. Sull’impugnatura è presente un pulsante d spegnimento della fotocamera e un secondo pulsante di scatto.

L’autoscatto e la leva della profondità di campo

Identiche anche la leva dell’autoscatto e del controllo della profondità di campo. L’autoscatto, regolabile da 2 fino a 8 secondi, provvede innanzitutto a sollevare lo specchio, ed è quindi di grande utilità quando non si dispone dello scatto a filo perchè oltre che a distanziare il momento della pressione del dito sul pulsante di scatto prima dell’apertura della tendina, solleva immediatamente lo specchio, scongiurando così il rischio di un duplice micromosso.

La vera differenza: gli otturatori

La vera differenza, a livello di hardware tra le due fotocamere sta negli otturatori, a sinistra quello della FM, a destra uno di quelli usati sulla FM2.

Per far fronte a tempi rapidi come 1/4000 di secondo l’otturatore venne ridisegnato con una tendina verticale in titanio con texture a nido d’ape che raggiunge, per la prima volta, la velocità di 1/4000 di secondo e un x-sync di 1/200 di secondo (quest’ultimo ulteriormente incrementato a 1/250 nella versione FM2n). Dal 1989, il costoso titanio fu sostituito da una resistente lega di alluminio. Risulta quindi, che dello stesso modello di fotocamera (FM2n), esistono in commercio macchine che montano l’otturatore al titanio ed altre che hanno l’otturatore in alluminio. L’unico sistema per distinguerle è aprire il dorso ed ispezionare a vista l’otturatore. le tendine in titanio sono considerate più fragili di quelle d’alluminio, ed è il motivo per cui, a partire da un certo lotto di produzione, il titanio venne abbandonato a favore dell’alluminio. ( Questo solo per la Nikon FM2 )

Ma leggiamo cosa scrivevano all’epoca su Nikon Japan:

 

Progressi nella velocità dell’otturatore sul piano focale

 Nikon FM2

La velocità dell’otturatore ha impiegato sorprendentemente molto tempo tra i meccanismi della fotocamera in rapido sviluppo progettuale.

Per quanto riguarda l’otturatore del piano focale, “Leica” con otturatore a tendina in tessuto a corsa orizzontale e “Contax” con otturatore a tendina (lama) a spostamento verticale erano in competizione e hanno raggiunto la massima velocità di 1/1000 di secondo e 1/1250 di secondo. rispettivamente negli anni ’30, e nel 1960. “Konica F” raggiunse per la prima volta la velocità di 1/2000 sec.

Per quanto riguarda l’otturatore dell’obiettivo, la velocità massima era di 1/3000 sec. con “Minolta V3” (1960), ma aveva una limitazione sul valore di arresto dell’apertura utilizzabile quando si selezionava la velocità più alta (ad esempio, quando si seleziona 1/3000 sec., è possibile utilizzare solo da f / 8 a f / 22).

Ad eccezione di ciò, la massima velocità dell’otturatore delle fotocamere per uso generale è stata di 1/2000 sec. fino al 1982 quando la Nikon FM2 fu messa sul mercato.

Era il 1977 quando Nippon Kogaku K.K. (l’attuale Nikon Corporation) ha iniziato lo studio dell’otturatore ad alta velocità più veloce di 1/2000 sec. La richiesta è partita dall’esigenza di un fotografo professionista, riferita poi a uno dei membri principali di Nippon Kogaku,

Lo studio dell’otturatore ad alta velocità non è iniziato per la “realizzazione di 1/4000 sec.” ma per la “maggiore velocità di sincronizzazione X.”.

Per soddisfare queste esigenze, è stato organizzato un team speciale, il cui membro è stato selezionato da dipartimenti quali progettazione, tecnologia e ricerca. Al fine di aumentare la velocità di avanzamento della lama dell’otturatore per far fronte a questa richiesta, è necessario

  1. aumentare la forza motrice o
  2.  per alleggerire la massa dell’otturatore.

Considerando la forza del meccanismo, potrebbe non essere consentito aumentare eccessivamente la forza motrice.

Fu deciso alla fine di da adottare, non l’otturatore a tamburo a corsa orizzontale, ma l’otturatore di tipo quadrato a corsa verticale. “Come alleggerire la massa della lama” è rimasto un problema difficile per la squadra di progettazione e ci è voluto molto tempo prima che si decidesse su quale materiale impiegare

Dopo molte prove ed errori, il titanio (Ti) è stato adottato per il materiale della lama.

Anche la lega di alluminio (Al) (durallumina) è stata una delle scelte, ma non è stata accettata a causa della resistenza insufficiente. La parte attorno al perno per calafataggio da unire al braccio, che controlla più lame, non poteva resistere e tendeva a rompersi.

Dopo molte prove, ad esempio, l’apposizione di una sottile lastra di titanio su una cornice di titanio, proprio come una porta scorrevole giapponese “shoji” su schermo di carta, o la stampa di una lastra con una pressa per renderla più sottile, lasciando la periferica così com’è, finalmente è stato trovato il metodo di incisione a nido d’ape. È un metodo di attacco chimico per incidere una certa parte di un sottile diluente in titanio in un motivo a “nido d’ape”.

 

Unità dell’otturatore

Le circostanze di tale vicenda furono descritte in dettaglio nella “Serie di fotocamere reflex a obiettivo singolo da 35 mm n. 11” – “Tutto sui nuovi Nikon” – un volume separato di serie di fotocamere moderne pubblicato da Asahi Sonorama nel novembre 1984 (solo in giapponese).

A proposito, il modello a nido d’ape è una forma esagonale che richiama l’immagine dell’alveare (nido d’ape). Si ritiene che abbia un vantaggio in più di forza.

Un seguito della storia: COPAL CO. LTD. (l’attuale NIDEK COPAL CORPORATION) che ha collaborato con nNikon in quel progetto ha continuato a studiare il calafataggio della lega di alluminio che è stato abbandonato nella fase iniziale dello sviluppo ed è riuscito a sviluppare una speciale tecnologia di calafataggio.

Pertanto, nei progetti successivi, la velocità dell’otturatore di 1/4000 sec. è stata raggiunta anche con la lama dell’otturatore in lega di alluminio.

Il primo prototipo era un otturatore a controllo elettronico!

In questo progetto di otturatore ad alta velocità, l’oggetto “a quale modello deve essere incorporato l’otturatore” non è stato risolto.

Si è convenuto che il modello sarebbe stato discusso al termine dello sviluppo.

Per raggiungere 1/250 sec. sync. velocità, la lunghezza verticale del telaio potrebbe essere tagliata, ad esempio, a 20 mm invece dei normali 24 mm, quindi il prodotto poteva non essere destinato agli utenti generici.

In quel caso era obbligato a essere un prodotto speciale per gli utenti limitati come i fotografi professionisti

I primi prototipi del lotto sono stati incorporati nei corpi Nikon FE. Vale a dire, l’otturatore era un’unità controllata elettronicamente. Poiché l’obiettivo, in origine, era accelerare la sincronizzazione X. velocità che per avanzare alla massima velocità stessa, la velocità massima dei prototipi del primo lotto era 1/1000 sec., uguale a quella della FE

  

Dopo il primo prototipo del primo lotto si è arrivati al secondo prototipo del secondo lotto. Avendo acquisito una certa prospettiva da questa esperienza, sono stati realizzati circa 30 pezzi del prototipo del secondo lotto. Erano anche unità otturatore controllate elettronicamente e nuovamente incorporate nei corpi FE. Tuttavia, la velocità massima è stata portata a 1/2000 di secondo.

Nikon FM2

Era solo “per caso” che la FM2 era destinata ad essere il modello in cui era incorporato l’otturatore ad alta velocità che è diventato realistico supportato dalla tecnologia di produzione.

Intorno a quel tempo, era in corso il piano di rinnovo dell’FM (pubblicato nel 1977) per incorporare nuove funzioni adottate nella FE Nikon, che fu pubblicato nel 1978.

Erano: far scambiare gli schermi del mirino attraverso l’apertura dell’attacco dell’obiettivo, mettere una luce pronta all’interno del mirino per indicare che il lampeggiatore dedicato era completamente carico, per semplificare il complicato interruttore di alimentazione come interruttore del timer premendo l’otturatore- rilasciare il pulsante a metà. . . .

A causa dei tempi dello sviluppo di un otturatore ad alta velocità coincideva per caso a questo progetto, l’FM2 è stato caricata con l’onore di “il primo modello che incorpora l’otturatore 1/4000 di sec. più veloce al mondo”.

Tuttavia, l’oggetto originale, la velocità di sincronizzazione X di 1/250 sec. è stato modificato con una certa facilità a 1/200 sec. considerando che alcune unità flash elettroniche hanno una durata maggiore.

Illusione di caricamento automatico

Il fatto è che c’era un altro nuovo meccanismo accanto all’otturatore ad alta velocità che Nikon desiderava incorporare nella Nikon FM2. Era un caricamento automatico del film che semplifica la procedura di caricamento del film. Era stato incorporato nel prototipo del modello di produzione ma era stato ritirato all’ultimo minuto a causa dell’affidabilità in qualche modo instabile.

In una fotocamera con avvolgimento automatico, la velocità di avvolgimento o la coppia caricata con il meccanismo di avvolgimento viene mantenuta praticamente costante, ma la situazione è piuttosto diversa in una fotocamera con avvolgimento manuale. Alcune persone armano la leva lentamente e delicatamente e alcune armano così rapidamente e con forza, come potrebbero strappare la leva di carica. Era molto difficile realizzare un meccanismo così perfetto da permettere a chiunque di caricare correttamente la pellicola. Dopotutto, un caricamento automatico del film è stato rinviato fino a quando la Nikon F-301, che era esclusivamente per avvolgimento automatico, è stata immessa sul mercato nel 1985. In caso di caricamento automatico del film, il metodo di avvolgimento è “avvolgimento regolare” per avvolgere il film attorno al bobina con la base del film all’esterno, ma le fotocamere della serie FM finora hanno adottato il cosiddetto “avvolgimento inverso” per avvolgere il film con il lato dell’emulsione all’esterno. Il ritiro del caricamento automatico del film ha comportato un grande cambiamento per invertire la direzione di rotazione della bobina.

Tecnologia verso domani

Lo sviluppo successivo è ormai di pubblico dominio. In seguito alla Nikon FM2 arrivò la  FA (1984) e furono entrambi equipaggiati con un controllo elettronico di 1/4000 sec. e, con essi, la sincronizzazione X. velocità di 1/250 sec. è stata raggiunta.

La sincronizzazione X.

Anche la velocità della Nikon FM2 è stata portata a 1/250 sec. nel 1984 (questo modello è stato chiamato “NEW FM2” in Giappone e “FM2NTM” negli Stati Uniti) e FM2 insieme a FE2 e FA hanno formato il trio Nikon SLR con “X 1/250 sec. e MAX 1/4000 sec. “

Inoltre, la Nikon F-801 (1988) ha raggiunto il MAX 1/8000 sec. e nel 1992, il “MINOLTA a (alpha) -9xi” raggiunse finalmente il MAX 1/12000 sec e la sincronizzazione X. 1/300 sec.

È questa la limitazione della velocità dell’unità otturatore che guida meccanicamente le lamelle o le tendine dell’otturatore o ci saranno nuovi sviluppi in un futuro non lontano?

La Nikon FM2 sarà ricordata per sempre come la fotocamera che ha fatto sua la competizione per lo sviluppo della tecnologia.

 

 

Il mirino, chiaro e leggibile

Anche i dati di esposizione presenti nel mirino sono i medesimi per entrambi i modelli di fotocamere. C’è da dire che l’area inquadrata limitata a solo il 93% dell’area effettiva è una delle differenze che da sempre Nikon ha introdotto tra i modelli consumer/prosumer e i modelli professionali, ma alla fine se non ininfluente, decisamente accettabile nell’uso. Nel mirino è possibile osservare in alto l’effettivo diaframma impostato ( un prisma legge direttamente il diaframma serigrafato sull’obiettivo, a sinistra si legge l’effettivo tempo di posa impostato e a destra, grazie a tre diodi, il “suggerimento” dato dell’esposimetro, ovvero se l’accoppiata tempo/diaframma è corretta o tende a una sovra o sottoesposizione. Nikon più sofisticate come la FE o la FE2, dotate di priorità di diaframma hanno sulla sinistra la scala dei tempi e un ago mobile che va a segnalare il tempo di scatto proposto dall’esposimetro, insieme a una stanghetta trasparente verde che segnala il tempo di scatto effettivamente impostato. Purtroppo in condizioni di scarsa illuminazione è molto difficile distinguere sia la scala dei tempi che l’ago, e visto che parliamo di fotocamere che possono lavorare in manuale fino a 8 secondi, il rischio di non leggere i dati, in ovvie condizioni di scarsa luminosità, è piuttosto frequente. le Nikon FM e FM2 non hanno questo problema.

Avvertimenti di corretta esposizione, e di sotto/sovraesposizione

Nelle Nikon FM e FM2 ecco come si presentano gli avvertimenti di corretta esposizione, piuttosto che di sotto o sovraesposizione. Essendo fotodiodi sono perfettamente leggibili anche al buio più assoluto

 

La vera differenza, il meccanismo di stop down.

la vera differenza di hardware tra le due fotocamere sta nel fatto che con la Nikon FM è possibile attivare la misurazione esposimetrica stop down, grazie al fatto che il dente di accoppiamento Ai può essere sollevato, mentre nella Nikon FM2 il dente è fisso. La Nikon FM accetta anche tutti gli obiettivi pre Ai, ovvero gli obiettivi F. Mancando l’alzo intenzionale dello specchio, alcune ottiche non possono comunque essere montate, perchè andrebbero a colpire lo specchio durante il sollevamento del medesimo.

 

 

Ecco l’elenco degli obiettivi Nikon non utilizzabili con la Nikon FM2 con tanto di matricole

 

Il sistema di messa a fuoco

Il sistema di messa a fuoco accomuna entrambi i modelli con vetro smerigliato corroborato da telemetro centrale orizzontale a immagine spezzata e corona di microprismi. Lo schermo ideale, disponibile anche per alcune Nikon prevede il telemetro a immagine spezzata anzichè orientato in orizzontale, a 45 gradi che permette di spezzare  oggetti filiformi sia orizzontali che verticali.

Il cambio degli schermi di messa a fuoco

Su entrambe le fotocamere è possibile cambiare gli schermi di messa a fuoco senza dover ricorrere all’assistenza. Gli schermi di messa a fuoco non vanno MAI lavati nè contaminati con pennelli, pur di martora. L’eventuale presenza di polvere, assolutamente ininfluente sulla resa finale dell’immagine – che non attraversa lo schermo di messa a fuoco prima di impressionare la pellicola – , può essere rimossa con una pompetta. Se dovesse rimanere qualche traccia di polvere, fatevene una ragione e non accanitevi nei tentativi di pulizia.

I vetro smerigliati opzionali

I quattro vetri smerigliati, compreso quello in dotazione, disponibili per le Nikon FM e FM2

 

 

 

I differenti syncro flash dei vari modelli di Nikon FM2

 

 

 

CONCLUSIONI

Le Nikon FM e FM2 sono in buona parte sovrapponibili nell’uso pratico.

Personalmente ritengo il 1/4000 di secondo non di utilità primaria, soprattutto a fronte del fatto che nella quasi ventennale storia della FM2 molte sono state le modifiche di fabbrica apportate all’otturatore. 1/4000 di secondo, in un periodo in cui la sensibilità massima della pellicola era 3200 ISO e non c’era la “moda” del bokeh mi f ritenere questo tempo di scatto non fondamentale.Avrei peferito, anche per la FM, tempi più lunghi impostabili, come è avvenuta con la Fe dove si poteva impostare fino a 8 secondi e in priorità di diaframmi addirittura arrivare in automatico a superare i due minuti di posa. La chiarezza del mirino che permette di leggere i qualsiasi condizione di luce il tempo e il diaframma impostato, oltre che il “suggerimento” dell’esposimetro mi farebbe preferire questi modelli all’ago mobile della FE e fotocamere successive, come la FE2 e la mia preferita, la FM3.

Ancora a proposito dell’utilità/inutilità del quattromillesimo di secondo non dimentichiamo che nello stesso periodo Hasselblad faceva produrre da Zeiss i suoi obiettivi con otturatore centrale rigorosamente fino a 1/500 secondo di posa e con sincro flash su tutti i tempi. Ma è altrettanto vero storicamente che la comparsa del quattromillesimo di secondo fece non poco scalpore nel mondo della fotografia e Nikon fu la prima a proporla.

Un altro vantaggio, come vi ho spiegato della FM è dato dal fatto che è possibile effettuare misurazioni anche in stop down e montare le vecchie ottiche pre Ai. Sono comunque entrambi modelli semi indistruttibili, leggeri, compatti e con la possibilità di essere equipaggiati da decine di ottiche Ai e Ais estremamente compatte e leggere e con nella maggior parte dei asii il medesimo attacco filtri passo 52mm.

A differenza di altri brand che hanno prodotto fotocamere manual focus, Nikon è inoltre indubbiamente quella che dispone del parco ottiche usato più diffuso al mondo.

E per concludere, questi modelli di Nikon e relativi obiettivi sono sempre molto ricercati, relativamente facili da trovare, se necessario si vendono in un istante senza quasi perdita rispetto al prezzo di acquisto.La leggerezza dei corpi è tale – e anche il prezzo ( di solito vicino al prezzo di un magazzino Hasselblad A12 che non è utopico avere con sè due corpi macchina caricati con pellicole differenti ds alternare durante lo shooting quotidiano a seconda dei soggetti e delle condizioni di luce.

Alla prossima

 

Gerardo Bonomo

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