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Zenza Bronica ETRSì: i risultati sul campo.

 

Eccoci all’ultimo appuntamento sulla mitica Zenza Bronica ETRSì: pur circondata nel medio formato da nomi altisonanti, come Hasselblad e Rolleiflex, piuttosto che Mamiya, Pentax e Fuji, giusto per fare qualche esempio, la Zenza Bronica rimane una fotocamera con sue peculiarità unica, con un rapporto qualità/prezzo/prestazioni molto interessante. Dopo averla eviscerata nei due video precedenti, qui vi mostro i risultati finali, gli scatti realizzati lavorando con tre differenti pellicola, le Rollei RPX 25, Retro 80S e Retro 400s. Trovate l’articolo sul mio sito www.gerardobonomo.it Se non siete ancora iscritti al mio canale Youtube è l’occasione giusta per farlo, se cliccate anche sulla campanella sarete debitamente informati ogni volta che uscirà un nuovo video. Buona visione e buona lettura a tutti. Gerardo Bonomo ( vi ricordo i miei corsi sulla fotografia bianco e nero, dalla ripresa alla stampa, sia one to one che via Skype. Contattatemi: gerardobonomo@gmail.com, Cel.: 3356619215 )

 

ZENZA BRONICA ETRSi: L’INCOMPRESA. PRIMA PARTE

ZENZA BRONICA ETRSI – L’INCOMPRESA – Seconda parte

 

 

Le pellicole utilizzate.

Ho utilizzato alcune delle mie pellicole predilette, tutte accomunate dal fatto che sono stese su base P.E.T.: hanno quindi un’elevatissima stabilità dimensionale, una volta asciutte sono perfettamente cristalline – e asciugano in pochi minuti – il tutto ben si presta tanto alla stampa che alla riproduzione digitale, mancando quella “maschera” grigia tipica delle pellicole su triacetato.  tutte pellicole derivate da ricette Agfa Aviphot, ovvero pellicole nate per le riprese fotografiche aeree

La Rollei RPX 25: è l’erede della mitica Agfa APX ed è una pellicola pancromatica b/n a bassa sensibilità nominale di ISO 25/15°. 260 l/mm, una vera bomba per quanto concerne il dettaglio e la virtuale assenza di grana

Rollei RPX 25 is a low-speed panchromatic black and white film with a nominal sensitivity of ISO 25/15°. Aside from the extraordinarily fine grain, the Rollei RPX 25 has great resolving power and high acutance. Rollei RPX 25 is characterized by a high sensitivity reserve of one f-stops, depending upon development. The thin, silver-rich emulsion is coated onto a crystal-clear base and offers an excellent balance between image quality (sharpness/fine grain) and speed yield. Summary of important product features:
• low-speed panchromatic film, ISO 25/15°
• resolving power contrast 1000:1 = 260 lines/mm
• RMS granularity (x1000) = 8
• extended exposure latitude (between 12 and 50 ISO)
• good for push/pull processing
• good tone reproduction
• great maximum density
• transparent = ideal for scanning and as a slide
• anti-curling layer ensures optimum flatness

Qui di seguito il datasheet: rollei-rpx-25

La Rollei Retro 80s: è la pellicola che sostituisce la RETRO 100. Rispetto a quest’ultima l’emulsione è stesa su supporto trasparente PET, comune ormai a tutta la produzione ROLLEI. La sensibilità va da ISO 64/19° a 100/21° fino 280 lp/mm. Adatta alla fotografia naturalistica, generale, architettura.

Product type (b&w/color): b&w
Film type: Roll film/ medium format film
ISO speed: 80
Sensitivity: superpanchromatic
Film base: polyester (PE)
Roll film format: 120

Rollei Retro 80S is a panchromatic black and white film with a nominal sensitivity of ISO 80/20°. Rollei Retro 80S is an excellent universal film, ideal for a extremely wide range of applications, such as portrait, landscape and product photography. This film combines excellent image quality with universal sensitivity. The emulsion of Rollei Retro 80S is coated onto a transparent synthetic base which ensures long-term dimensional stability.

Features:
• medium-speed super-panchromatic black and white film
• special coating to improve the transport properties of the film in the camera
• optimal flatness – can be used both in daylight and in artificial light without any restrictions
• due to the low blue-sensitivity of the emulsion, shots taken with a direct flash are less sensitive (this is based on using a direct flash with a color temperature of approx. 6500K)
• extended red sensitivity up to 750 nm
• can also be used as an infrared film when used with filters
• extended exposure latitude (between 32 and 100 ISO)
• good for push/pull processing
• good tone reproduction – great maximum density
• transparent = ideal for scanning and as a slide

Qui di seguito il datasheet; AVIPHOT-PAN-80

Rollei Retro 400S: è la pellicola che sostituisce la RETRO 400. Rispetto a quest’ultima l’emulsione è stesa su supporto trasparente PET, comune ormai a tutta la produzione ROLLEI. La sensibilità nominale è di ISO 400/27° oltre 110 lp/mm. Adatta alla fotografia tradizionale, push e pull fino 2 stop

Product type (b&w/color): b&w
Film type: Roll film/ medium format film
ISO speed: 400
Sensitivity: panchromatic
Film base: polyester (PE)
Roll film format: 120

Rollei Retro 400S is a high-speed black and white film with a nominal sensitivity of ISO 400/27°. Retro 400S is a completely reliable partner in changing light conditions. It can be used as both an all-round film and as a film for the grey areas – photography in available light and dim lighting conditions. Rollei RETRO 400S is coated onto a modern synthetic film base.

Features:
• medium to high speed panchromatic black and white film
• special coating to improve the transport properties of the film in the camera
• suitable for use in daylight and artificial light, without any restrictions
• spectral sensitivity 380 – 730 nm.

 

Qui di seguito il datasheet: Retro400S_Infrared_aviphot_pan400S_2006_01_09_en

 

 

 

 

Lo sviluppo: Bellini Hydrofen

Realizzato in Italia si basa sulla ricetta del mitico sviluppo Agfa Studional Spezial. Questo Sviluppo a base di Idrochinone e Phenidone è formulato per il trattamento delle Pellicole Bianco e Nero. La confezione è composta da 1 flacone di prodotto concentrato da diluire 1+15 / 1+31. Sviluppo a grana-fine con bilanciamento del contrasto

Può essere diluito a 1+15, 1+31 e 1+39. Io l’ho usato in diluizione 1+31 preceduto naturalmente dal’immancabile prebagno. E’ disponibile sia in confezione da 250 che da 100ml, utile, in questa versione per chi sviluppa raramente e vuole evitare che lo sviluppo, una volta  aperto, si degradi.

Qui di seguito il datasheet: Bellini_Hydrofen_rev_18 (2)

 

 

 

 

 

Il filtro rosso 25A : FONDAMENTALE

Usando soprattutto pellicole iperpancromatiche l’uso del filtro rosso 25A porta a uno scurimento del cielo che in determinate condizioni di clima e altitudine arriva al nero puro. Inoltre, grazie al fatto che queste pellicole arrivano a leggere i 725nm, ovvero la prima parte della radiazione infrarosso,  l’uso del filtro 25A porta a un accenno dell’effetto Wood tipico delle vere pellicole infrarosso, come la Rillei Infrared, con il grande vantaggio – al netto del fatto che lo schiarimento della vegetazione caduca non è troppo evidente – di poter osservare la scena con il filtro innestato sull’ottica e di dover sovraesporre di 2, 3 stop, di contro ai 4 stop del primo veri filtro Ir che è il 715R.

Ho utilizzato un filtro della giapponese Marumi, distribuito in Italia dalla Tresor che ha dato eccellenti risultati.

 

 

 

 

 

I risultati

Come già spiegato, ho lavorato con tre differenti pellicole, facendo fotografia di paesaggio e ritratto. Qui di seguito i risultati: troverete anche alcune immagini esemplificative del comportamento delle varie pellicole con i filtri che non hanno alcun valore “artistico”.

Rollei retro 400s Panorama con cipressi

Afosa giornata di fin luglio con un cielo sbiadito e qualche treno di nuvole; l’immagine ha poco contrasto e il cielo e qusi illeggibile

 

 

 

Rollei Retro 400s Panorama con cipressi e filtro rosso 25A

Grazie al filtro rosso il cielo si è scurito, le nuvole si sono maggiormente evidenziate, lo skyline delle montagne sullo sfondo è più evidenziato e la vegetazione si è schiarita grazie all’effetto Wood dovuto al fatto che la pellicola è iperpancromatica e il filtro rosso evidenzia la componente infrarossa dell’immagine

 

 

 

 

Rollei Retro 400s Panorama 

Di nuovo uno scatto senza filtro in una giornata caliginosa, cielo sbiadito, quasi nessuna visibilità delle montagne sullo sfondo

 

 

 

 

Rollei Retro 400s Panorama con filtro rosso 25A

La trasformazione con il filtro è incredibile, il cielo si è scurito evidenziando le nuvole, le montagne sullo sfondo hanno preso corpo, la vegetazione si è schiarita ed è più tridimensionale, osservate le due palme a sinistra che fiancheggiano la casa che da nere sono diventate completamente bianche. E stiamo usando solo una pellicola iperpancromatica, non infrarossa!

 

 

 

 

Rollei Retro 400s girasoli no filtro

Giornata serena, 350 m slm, il cielo ha già una sua naturale corposità, l’inclusione dell’elettrodotto dà un maggiore senso alla Natura dei girasoli

 

 

 

 

Rollei Retro 400s girasoli con filtro rosso 25A

L’immagine si trasforma, il cielo si fa decisamente di un grigio più denso, si intravede un principio di effetto Wood sul fogliame dei girasoli, lo schiarimento della vegetazione aumenta la tridimensionalità dell’immagine e li fa meglio staccare dal cielo.

 

 

 

 

Rollei Retro 400s girasoli ingrandimento

Qui vediamo 22mm ingranditi dell’immagine precedente; il lato lungo dei fotogrammi della Bronica misura 55mm, qui siamo quindi a un’ingrandimento di circa 2,5x dell’immagine. La tenuta dei dettagli è notevole

 

 

 

 

Rollei Retro 400s girasoli iper ingradimento 18x

Qui vediamo 3mm e relativi decimi di millimetro ingranditi dell’immagine precedente; il lato lungo dei fotogrammi della Bronica misura 55mm, qui siamo quindi a un’ingrandimento di circa 18x dell’immagine, pari a una stampa con lato lungo di circa 90 cm !!!! Nonostante la pellicola sia una 400 ISO, l’ottima emulsione e lo sviluppo in Bellini Hydrofen 1+31 ha mantenuto il dettaglio contenendo la grana.

 

 

 

 

Da vicino…

Bronica produceva due obiettivi macro, un 105mm f/4,5 in grado di raggiungere il rapporto di riproduzione 1:1 e un 100mm f/4 in grado di arrivare al rapporto di riproduzione 1:4. Ma ha anche prodotto lenti addizionali. Per la foo successiva ho usato, in accoppiata con lo Zenzanon 75mm una lente addizionale Acromatica della giapponese Marumi da ben +3 diottrie, che permette di arrivare al ragguardevole rapporto di ingrandimento 1:2 – base lato lungo soggetto 120mm -. Quello che mi ha davvero stupito è il risultato finale. Le lenti addizionali, quando ero ragazzo erano la via economica per fare una pseudomacrogografia di dubbia qualità; chi poteva permetterselo usava i soffietti o i tubi di prolunga. Questa lente addizionale di Marumi, importata in Italia dalla Tresor ha dimostrato invece una qualità stupefacente.

 

 

 

 

Occhio, Rollei Retro 80S

L’immagine è stata scattata con la lente addizionale Marumi, quasi alla minima distanza di messa a fuoco. A diaframma f/4, sperando in una perfetta messa a fuoco, avrei avuto uno stacco perfetto tra l’occhio a fuoco e il resto del volto; la cosa è riuscita. E’ interessante notare che nonostante l’occhio a fuoco non cada al centro dell’immagine, la nitidezza è assoluta, segno che questa lente addizionale ha una qualità superlativa centro/bordi

 

 

Dall’oculista

Un dettaglio che permette di discernere ancora meglio non solo i capillari ma la loro nervatura. Si vede perfettamente riflessa nell’occhio la sagoma della casa prospiciente e la silhouette del fotografo.

 

 

1976: l’Albero di Bicknell

Era il 1976 quando, armato di una Topcon Unirex EE e relativo cinquantino mi imbattei in questo Ficus Macrophilla che Clarence Bicknell, alla fine dell’800, aveva piantato nel parco tropicale prospiciente la sua biblioteca, a Bordighera. Fu amore a prima vista. Rimasi incantato dalle radici aeree che già cominciavano a farsi strada tra i mattoni del muro di cinta e avevano già bloccato una delle due ante del cancello in bronzo che portava al vialetto della bibioteca.

 

 

 

Anno 2000

Dal 1976, almeno una volta all’anno, ho fotografato questo albero, questo è uno scatto del 2000 realizzato con una folding 4×5 sulla compianta pellicola Polaroid Polapan 55. L’albero ha già quasi letteralalmente inglobato il muro di cinta.

 

 

 

2020: Rollei Retro 400S, posa lunga

Uno scatto realizzato recentemente con la Bronica e il 40mm PE. Le foglie in alto a sinistra sono state mosse a bella posta per dare ancora più risalto alla nitidezza dell’albero sullo sfondo, questo anche grazie a un tempo di posa di diversi secondi perchè nonostante i 400 ISO, sotto l’labero non filtra luce neppure a mezzogiorno

 

 

 

 

2020: Rollei Retro 400S, posa lunga ma senza foglie

Lo scatto successivo al precedente ma senza il movimento delle foglie, l’immagine è più bidimensionale

 

 

 

 

L’importanza della profondità di campo

 

La prima immagine a tutta  apertura, la seconda con diaframma a f/8 danno un’idea di quanto possa giocare in termini descrittivi l’uso della profondità di campo; il bracketing di profondità di campo è possibile esclusivamente su treppiedi, diversamente cambierebbe anche l’inquadratura

 

 

 

 

 

 

Il confronto

Un confronto fra i due scatti precedenti evidenzia maggiormente come l’immagine cambi radicalmente – in tutti i sensi ! – lavorando opportunamente sulla pdc.

 

 

 

 

 

Il giardino tropicale, Rollei Retro 400S

La Natura lentamente, si sta riprendendo anche le altre parti del giardino tropicale. Di questa foto trovo interessante, oltre che la parte documentaristica, lo stacco tra la parte luminosa e illuminata dei volvoli che piovono dal muretto e il palmeto in ombra sullo sfondo.

 

 

 

 

 

Il cancello, Rollei RPX 25

L’impareggiabile dettaglio della Rollei RPX 25 con 260 linee/nn, su un soggetto in ombra dove al contrario un raggio parallelo di sole avrebbe enfatizzato la texture delle superfici. Anche il punto di vista dal basso non è casuale ma dà più slancio e importanza al cancello e alle radici in primo piano.

Treno. Rollei retro 400S , filtro rosso 25A

Giornata serena ma il cielo si andava velando invalidando in parte l’effetto di annerimento del filtro 25 A.

Una foto senza pretese, rovinata dalla carrozza in secondo piano che distrae l’attenzione dalla motrice.

 

 

 

Sottobosco. Rollei Retro 400S , filtro rosso 25A

Mi garbava il contrasto tra la geometria dei tre tronchi e “l’entropia” del sottobosco che, nonostante in ombra, si è schiarito grazie al filtro rosso.

 

 

 

Orizzontale o verticale?

Un problema che non si pone a chi lavora in medio formato quadrato, ma rischia poi di “attaccare” l’intera immagine ai quattro lati senza possibilità di ritagliarla in stampa. Nel dubbio ho scattato sia in orizzontale che in verticale. L’elevata altitudine, 1800m slm ha permesso al filtro Rosso 25A di rendere il cielo completamente nero, mentre poco ha fattp sulla vegetazione alpestre che non risente dell’effetto Wood del quale ha parzialmente beneficiato il prato in primo piano.

 

 

 

Girante, Rollei Retro 400 S e filtro rosso 25 A

Il primo scatto è completamente privo di significato, il cielo si è annerito ma la vegetazione alpestre non si è schiarita, creando una massa nera indistinguibile; la girante in primo piano è troppo distante per essere considerata il soggetto principale.

Nel secondo scatto, avvicinatomi opportunamente, ho quasi escluso la riconoscibilità dello strumento idroelettrico per trasformarlo in una sorta di scultura umana che biancheggia contro un cielo completamente nero; è incredibile come la texture del metallo – nella realtà dipinto di giallo – pur completamente colpita dal sole ha permesso di rendersi visibile

 

 

 

Cartolinesco lago di montagna, Rollei retro 400S, filtro rosso 25A

Niente di più accademico e stravisto, ma a questo posto sono legato anche da ricordi affettivi. L’esecuzione,pur scolastica, è comunque impeccabile.

 

 

 

Staccionata, Rollei Retro 400 S

Staccionata in abbandono piegata dagli innevamenti invernali; il sole di traverso ne acuisce la trama e la geometria; ho fatto un primo scatto all’andata e un secondo al ritorno, per dimostrare come lo stesso soggetto si trasforma letteralmente cambiando semplicemente inquadratura.

 

 

Una rondine non fa estate, Rollei Retro 400S, filtro rosso 25 A

Non basta una giornata serena e un filtro rosso a rendere un cielo come si deve: la prima foto è stata scattata nel momento sbagliato della giornata, quasi in controluce e il filtro rosso nulla ha potuto su quel cielo abbagliante. La seconda immagine, oltre che con una diversa inquadrata, è stata scattata in un’ora diversa e il cielo finalmente si è scurito amplificando il biancore delle nuvole; inoltre la facciata della stazione, che nella prima foto è completamenete in ombra, anche a causa del contrasto elevato dovuto al filtro rosso, qui è illuminata dal sole e da più lettura e tridimensionalità all’immagine.

 

 

Rollei Retro 400S e il trionfo del filtro rosso

Uno splendidio chalet immerso in un abetaia – niente effetto Wood, si staglia contro un cielo di un nero assoluto. Uno scatto a mio parere meritevole

 

 

Ritratto in controluce, Rollei Retro 80S

Grazie a un pannello di polistirolo posizionato di fronte al soggetto, pur in controluce, la leggibilità è risulta perfetta, pur morbida. E nella morbidezza, osservando il dettaglio del giubbotto si nota una quantità incredibile di dettagli anche se la texture non è evidenziata a causa della luce morbida proveniente dal polistirolo.

 

Fidarsi è bene, ma…

Chi mi segue da tempo sa che prediligo l’esposizione in luce incidente anzichè in luce riflessa. Le uniche fotocamera al mondo che permettono anche la lettura in luce incidente sono alcuni modelli di Rolleiflex con esposimetro incorporato sul frontalino, a cui si applica per la misurazione in luce incidente l’apposito ” Diffusor”. Posto che anche con Rolleiflex un controllo con un esposimetro esterno è preferibile, io uso sempre il Sekonic L-308X Flashmate. leggero, digitale, retroilluminato, tascabile, permette sia le letture in luce riflessa che il luce incidente. Alimentato da una comune batteria stilo AA ha un’aspettativa di vita eterna anche sul fronte dell’alimentazione – pensate alle pile bottone al mercurio e alle ricalibrazioni che sono state necessarie per tutti i prodtti fotografici che erano alimentati con queste batterie al mercurio ). Giusto per la cronaca, questo esposimetro è in grado di misurare anche la luce flash e anche in wireless.

Poi c’è il Re, il Sekonic L-858 D Speedmaster. Ultimo nato in casa Sekonic. Qui l’alimentazione è fornito da due batterie stilo AA e vale quindi lo stesso discorso dell’esposimetro precedente. Display a colori retroilluminato touch, è in grado non solo di misurare la luce incidente, con la lumisfera protusa o arretrata, ma anche la luce riflessa fino a un angolo di solo 1°, traguardabile attraverso il mirino incorporato. A seconda del modello non solo è in grado di misurare anche la luce flash ma anche di remotare in wireless la potenza di varie marche di flash.

 

CONCLUSIONI

Termina qui questa terza e forse ultima puntata. Bronica è stata per me un fulmine a ciel sereno dopo decenni di assidua pratica fotografica.

Per disturbare san Giovanni e le nozze di Cana:

«Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono»

Buona luce a tutti

 

Gerardo Bonomo

 

ZENZA BRONICA ETRSi: L’INCOMPRESA. PRIMA PARTE

 

ZENZA BRONICA ETRSI – L’INCOMPRESA – Seconda parte

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